Il Museo di Orsay è la storia di un palazzo costruito su iniziativa di Napoleone I tra il 1810 e il 1838, bruciato dai Comunardi nella notte del 23-24 maggio 1871, e poi sostituito da una stazione ferroviaria per accogliere i visitatori all’Esposizione Universale del 1900, l’impostazione di diversi film (tra cui il processo di Franz Kafka adattato da Orson Welles), minacciata di demolizione nell’anno 70, poi un museo nel 1977 per decisione del consiglio dei ministri sotto la presidenza di Valéry Giscard d’Estaing.
Il nuovo Museo di Orsay dedicato agli artisti impressionisti e post-impressionismo della seconda metà del XIX secolo è stato inaugurato il 1°dicembre 1986 dal presidente François Mitterrand. Egliè’il magnifico risultato di un profondo impegno di tre presidenti (Georges Pompidou, Giscard d’Estaing e Francois Mitterrand), che hanno voluto trasformare questa stazione obsoleta, in un grande museo, al fine di raccogliere una collezione disperza dopo la chiusura del Museo di Lussemburgo nel 1937, tra il Museo del Louvre, il Museo dell’Orangerie e il Museo d’Arte Moderna.
Il Museo di Orsay è uno dei più grandi musei del mondo, noto per la sua colossale collezione di 79.470 opere dal mondo occidentale dal 1848 al 1914 (due date molto simboliche) e rappresentano tutte le forme di espressione, dalla pittura all’architettura, in attraverso scultura, arti decorative, fotografia.
Egliè conosciuto per ospitare la più grande collezione di più di 1.100 dipinti firmati dagli ambasciatori dell’avanguardia dell’impressionismo che sono stati fraintesi e fortemente criticati nel loro tempo e i cui sublimi possono essere visti oggi. Capolavori come l’origine del mondo di Gustave Courbet, il pranzo sull’erba e L’Olimpia di Edouard Manet, il pallone Moulin de la Galette di Auguste Renoir, Un test della Picocola ballerina di quattordicenne di Degas, la notte stellata sul Rodano di Van Gogh, I giocatori di carte di Cézanne o la serie di cinque dipinti di Claude Monet della Cattedrale di Rouen.
In questo nuovo spazio ristrutturato c’è l’imperdibile orologio del 1900, un residuo della vecchia stazione ferroviaria, punto di vista e servizio fotografico su Parigi e sacro Cuore!