Iscritta nel “Patrimonio Mondiale” dall’Unesco nel 1979, l’architettura religiosa di Mont Saint Michel e la sua baia ricevono ora più di 3 milioni di visitatori all’anno.
Fu su richiesta dell’arcangelo Michele, “capo delle milizie celesti”, che Aubert, vescovo di Avranches (dopo tre successive apparizioni dell’Arcangelo Saint-Michel) costruì e consacra una prima chiesa il 16 ottobre 709. Nel 966, su richiesta del Duca di Normandia, una comunità di benedettini si stabilì sulla roccia. La chiesa pre-romanica è stata allevata lì prima dell’anno 1000.
Questa grande casa spirituale e intellettuale era con Roma e Santiago de Compostela uno dei più importanti pellegrinaggi dell’Occidente medievale. Per quasi mille anni uomini, donne e bambini sono venuti, da strade chiamate “Via del Paradiso”, a cercare dall’Arcangelo del Giudizio, dalla pesatura delle anime, dalla certezza dell’eternità.
Nel XIII secolo, una donazione del re di Francia Philippe Auguste dopo la conquista della Normandia, permise all’imsembre dell’ensemble gotico il soprannome di “Meraviglia dell’Occidente”: due edifici a tre piani coronata dal chiostro e dal refettorio.
Diventata una prigione sotto la rivoluzione e l’impero, l’abbazia di Mont Saint Michel ha subito un ampio lavoro di riabilitazione alla fine del XIX secolo ed è stata affidata dal 1874 al servizio dei monumenti storici.